
Era d'estate, l'ultima volta che mi sono imbattuto in una notte come questa, Buia e profonda come l'oceano, trapunta di stelle.
Nel suo silenzio mi sono perso, sdraiato su un prato a osservare le costellazioni e a riflettere.
Nei suoi rumori ho sentito la mia fragilità, la mia piccolezza,la mia infinita distanza.
La notte è una magia, una poesia di stelle e nuvole.
Immerso in quel buio palpabile, in quel silenzio plastico e mobile, mi sono reso conto di quante stelle veglino le nostre notti:
Aldebaran, Sirio, Vega.. Adìl
Loro illuminano i nostri sogni, e plasmano il cammino dei nostri occhi chiusi, vacui, ubriachi di sonno e di luna, il sole della notte.
Loro sono la sorgente delle nostre idee, o almeno così ero portato a credere in quella notte d'estate.