
RIFLESSIONI SULLE STELLE
Era d'estate, l'ultima volta che mi sono imbattuto in una notte come questa, Buia e profonda come l'oceano, trapunta di stelle.
Nel suo silenzio mi sono perso, sdraiato su un prato a osservare le costellazioni e a riflettere.
Nei suoi rumori ho sentito la mia fragilità, la mia piccolezza,la mia infinita distanza.
La notte è una magia, una poesia di stelle e nuvole.
Immerso in quel buio palpabile, in quel silenzio plastico e mobile, mi sono reso conto di quante stelle veglino le nostre notti:
Aldebaran, Sirio, Vega.. Adìl
Loro illuminano i nostri sogni, e plasmano il cammino dei nostri occhi chiusi, vacui, ubriachi di sonno e di luna, il sole della notte.
Loro sono la sorgente delle nostre idee, o almeno così ero portato a credere in quella notte d'estate.

PACHAMAMA
Etichetta discografica
“Pachamama” è un’espressione quechua, l’antica lingua degli Inca, ancora oggi diffusa tra i nativi latinoamericani; il suo significato è “grande madre”, o “madre terra”. La scelta di questo nome esprime, oltre al rispetto per una cultura schiacciata dall’incontro-scontro con l’Occidente, un ideale antropologico e in qualche modo anche una poetica: lasciarsi “contaminare” dalle musiche e dalle culture di tutti i popoli, per scavalcare le frontiere geografiche e comprenderne le diversità, contro l’omologazione culturale; tutto ciò per creare una musica capace di ascolto, aperta all’autonomia dei generi e delle espressioni.
Il logo è ispirato a una incisione rupestre camuna, ritrovata a Grosio (SO); una figura diffusa nell’arte rupestre di tutta l’Europa, che rappresenta la grande dea madre; un’idea quindi che in qualche modo appartiene allo stesso universo simbolico della pachamama. Questa scelta quindi vuole essere un ideale abbraccio tra le nostre radici più prossime e un ideale universale: la musica come una grande madre che unisca le culture e i popoli di tutto il mondo.